Blog

1841: Fox Talbot inventa il calotipo.

William Henry Fox Talbot autoritratto, inventore della calotipia, fonte wikipedia
William Henry Fox Talbot, autoritratto. fonte: wikipedia

Nel 1841, l’inglese William Henry Fox Talbot introdusse un nuovo processo fotografico chiamato “calotipo”, che consentiva di produrre più copie di un’immagine a partire da un singolo negativo. Questo processo era molto più versatile del Dagherrotipo, che producendo solo un’immagine su una lastra d’argento, rendeva impossibile la produzione di copie multiple.

Il calotipo utilizzava una pellicola di carta sensibile alla luce, che veniva esposta al negativo originale. Una volta sviluppata, la pellicola produceva un’immagine positiva, che poteva essere riprodotta più volte. Questo processo permetteva agli artisti e ai fotografi di produrre più copie di una stessa immagine, rendendole più accessibili al pubblico.

Il calotipo divenne molto popolare nel corso del XIX secolo, poiché permise ai fotografi di produrre immagini artistiche e documentarie con una maggiore facilità e versatilità rispetto al Dagherrotipo. Inoltre, questo processo fotografico permise anche lo sviluppo della stampa fotografica, che consentiva la produzione di immagini in grande quantità.

L’invenzione del calotipo da parte di Fox Talbot rappresentò un altro passo importante nella storia della fotografia, che aprì nuove possibilità creative e produttive per gli artisti e i fotografi dell’epoca.

esempio di calotipia, fonte wikipedia
esempio di calotipia, fonte: wikipedia

1839: Invenzione del dagherrotipo.

Louis Daguerre, inventore del dagherrotipo, fonte wikipedia
Louis Daguerre – fonte: wikipedia

Nel 1839, il francese Louis-Jacques-Mandé Daguerre presentò la sua invenzione alla Società Francese di Scienze: il Dagherrotipo, la prima tecnologia fotografica della storia. Questa nuova tecnologia permise di catturare l’immagine di un soggetto su una lastra d’argento attraverso l’esposizione alla luce.

Il Dagherrotipo era un processo complesso, che richiedeva l’utilizzo di sostanze chimiche per sensibilizzare la lastra d’argento e renderla in grado di catturare l’immagine. Una volta esposta alla luce, la lastra veniva sviluppata con vapori di mercurio, che facevano emergere l’immagine. Successivamente, la lastra veniva fissata con soluzioni di sale per prevenire l’ossidazione dell’argento.

Il Dagherrotipo fu una vera e propria rivoluzione per l’epoca, poiché permise di creare immagini nitide e dettagliate dei soggetti, con una precisione senza precedenti. Questo processo fotografico venne utilizzato per ritrarre persone, paesaggi, monumenti e oggetti di ogni tipo, dando vita a una nuova forma di arte e di documentazione.

Inoltre, Il Dagherrotipo fu il primo passo verso lo sviluppo della fotografia come mezzo di comunicazione e di espressione, permettendo di documentare la realtà in modo oggettivo e di condividere le immagini con altre persone. La sua importanza storica è stata riconosciuta nel 2003 dall’UNESCO, che ha dichiarato il Dagherrotipo “patrimonio dell’umanità”.

Pillole di storia della fotografia

sketch di una fotocamera a rullio di tipo reflex

La fotografia è una delle invenzioni più rivoluzionarie della storia dell’umanità, in grado di catturare l’immagine del mondo e conservarla nel tempo. Ma come ha fatto questa tecnologia ad evolversi nel corso dei decenni e dei secoli? In questa lista, esploreremo i passaggi fondamentali della storia della fotografia, dall’invenzione del dagherrotipo fino alla fotografia digitale. Vedremo come artisti, scienziati e innovatori hanno contribuito alla nascita e all’evoluzione di questa meravigliosa forma d’arte e di espressione visiva. Attraverso l’analisi dei progressi tecnologici, delle correnti artistiche e degli sviluppi culturali, vedremo come la fotografia abbia segnato la storia dell’umanità, influenzando non solo l’arte e la cultura, ma anche la politica, la società e l’economia. Se sei appassionato di fotografia o semplicemente interessato alla storia dell’arte e della tecnologia, questa lista ti porterà in un viaggio attraverso la storia della fotografia, esplorando i momenti salienti e le tappe cruciali di un’evoluzione che ancora oggi continua a stupirci e ad ispirarci.


29 aprile – 1 maggio 2023 SOTO AQUA – Venezia

 


Sono felice di poter annunciare che quattro Polaroid della serie “Specchi” sono state scelte per essere esposte alla mostra collettiva intitolata “Soto Aqua”, che si terrà a Venezia dal 29 aprile al 1 maggio 2023. La serie “Specchi” è stata selezionata tra numerosi contributi e sono entusiasta che sia stata scelta per far parte di questa importante mostra.

La mostra “Soto Aqua” è un evento imperdibile per tutti gli appassionati di fotografia e Polaroid, e presenterà un’ampia gamma di opere di artisti internazionali. Sono orgoglioso di far parte di questa esposizione, che rappresenta un’occasione unica per mostrare il mio lavoro al pubblico e di poter vedere altre opere di artisti di talento.

La serie “Specchi” è stata creata con l’obiettivo di esplorare il concetto di dualità e riflessione attraverso l’uso della Polaroid.

Sono grato all’organizzazione della mostra per aver selezionato questa serie per far parte di questo importante evento. Non vedo l’ora di vedere le altre opere in mostra e di incontrare gli altri artisti e gli appassionati di fotografia presenti.

http://www.polaroiders.it/

https://www.nital.it/

 

Kiri “the Cat”


  • Serie di 12 scatti realizzati con Polaroid I-Type OneStep+ e con Polaroid SX-70 con pellicole a colori e in bianco e nero.
  • Nessuna manipolazione o post-produzione
  • 2022 – Cassano d’Adda (MI)

L’intera serie è visibile dietro richiesta

Courbes en rouge – Angelica

polaroiddanielegarofalo

Angelica non è una modella professionista, Angelica è la ragazza della porta accanto.
Un bel giorno ha deciso di accettare il proprio corpo con tutte le sue imperfezioni.
Un bel giorno ha deciso di affrontare a viso aperto i rigidi canoni estetici delle mode e di una società che si basa sempre più spesso esclusivamente sull’apparenza.
Ha messo alla prova se stessa iniziando a posare per molti artisti.
Ho avuto la fortuna di poterla ospitare nel mio studio per una serie di ritratti in Polaroid.
Una foto istantanea è proprio come lei, affascinante in tutte le sue imperfezioni.
Ne sono nate 12 Polaroids dalla forte carica erotica e il sapore un po’ vintage.
Uno sfrontato atto di coraggio.


  • Serie di 12 scatti realizzati con Polaroid I-Type OneStep+ e con Polaroid SX-70 con pellicole a colori.
  • Nessuna manipolazione o post-produzione
  • 2022 – Cassano d’Adda (MI)

L’intera serie è visibile dietro richiesta